
Artaud, Beckett, Genett e gli altri - Roger Blin
“Laddove altri erano ciechi lui ha visto la poesia, il nuovo.”
Horacio Czertok – Prefazione
“Artaud, Beckett, Genet e gli altri” di Roger Blin è stato il titolo che ha inaugurato la collana qualche anno fa. Il volume si compone di una raccolta di memorie che ripercorre l’attività professionale dell’attore e regista francese, dalle prime performance sul palcoscenico, fino agli originali allestimenti realizzati per le opere di Arthur Adamov, Roland Dubillard e Slawomir Mrozek.
Il testo è testimonianza della portata innovativa del lavoro di Blin: la carica rivoluzionaria dei testi scelti, l’anticonformismo degli allestimenti, la continua sperimentazione, furono per Blin un mezzo per attaccare i valori borghesi che caratterizzavano le opere della Comédie Française.
La raccolta ci permette di confrontarci con il metodo di lavoro di un regista ribelle e anticonvenzionale, che con la sua attività ha fatto conoscere al grande pubblico alcune delle più significative opere teatrali del Novecento: Aspettando Godot e Finale di partita di Samuel Beckett, La Sonata degli spettri e Il Sogno di August Strindberg, I Negri e I Paraventi di Jean Genet.
“Artaud, Beckett, Genet e gli altri” ci offre così uno spunto di riflessione più generale sul ruolo del regista, le cui scelte possono influire a tal punto sulla fruizione di un testo, da decretarne la diffusione o l’insuccesso.