Manuale pratico per filmakers

E' un libro che visto il suo essere datato (edizione 2007) presenta sia difetti enormi che pregi. DIFETTI - Per cominciare tutta la parte relativa alla scelta della videocamera è completamente inutile visto che oggi tutto è cambiato, per non parlare delle punti in cui si parla di compressione, codec, streaming, risoluzione e supporti per la registrazione (si parla ancora di VHS e di risoluzioni 720x560, e dico tutto se si pensa che ormai si può filmare in 4k con un cellulare). - Altro difetto molto grande è il suo essere troppo cervellotico in certi punti. Molti concetti che sono semplicemente spiegabili vengono complicati in maniera inutile creando dei percorsi mentali spacca-cervella che alla fine risultano insensati, visto che il concetto uno poteva averlo già capito con poche righe a inizio paragrafo, ma niente, si vuole per forza fare confusione. PREGI - Tutte le parti che ad oggi non sono state influenzate dall'avanzamento della tecnologia rimangono molto valide. Mi riferisco a tutta la parte in cui si passa dall'idea, ai primi schizzi, allo storyboard, alla sceneggiature; valida e molto utile è anche tutta la trattazione riguardo all'illuminazione, le luci e come ottenere un buon effetto visivo; lo stesso dicasi per quanto concerne il comprato audio e la creazione dell'ambiente sonoro, devo ammettere davvero ben trattato. IN DEFINITIVA Lo consiglio a quelli che si vogliono approcciare per la prima alla realizzazione di video (siano essi corti, videoclip o lungometraggi amatoriali), ricordandosi di rivolgersi a qualche altro manuale per tutto quel che riguarda la scelta della videocamera, il digitale, la compressione e tutti quegli aspetti legati all'introduzione di nuove tecnologie e all'informatica.

E' l'edizione italiana del grosso "Pratical DV Filmmaking", tagliata in modo assurdo dalla Audino con la (solita) scusa dell'adattamento per il pubblico italiano. Il fatto è che l'edizione americana conta 407 pagine di grande formato mentre quella nostrana è di 157 pagine tascabili (21 cm): fate un po' voi il conto di quanto è stato tolto. Tuttavia il libro è ottimo, grazie anche a una eccellente traduzione. Pur poco approfondito in quelle che riterrei le aree più essenziali (scrittura della sceneggiatura e regia pratica), il testo offre un'ampia panoramica sulle attrezzature e le specifiche tecniche e organizzative per realizzare un film a basso costo. Non tratta solo dei lungo o cortometraggi ma si sofferma pure sui video per il web, sui video musicali, le pubblicità e quant'altro richieda una ripresa video. Nozioni sulla compressione dei file, sull'uso del digitale, sull'ottimale utilizzo di illuminazione e suono, sulla scelta della videocamera e strumenti annessi, sul montaggio e mille altre cose rendono questo libretto essenziale sia per chi vuole avvicinarsi al mondo del video editing sia per chi (come me) è curioso e vorrebbe saperne di più. La caratteristica migliore del libro è l'approfondito viaggio tra le insidie prettamente tecniche del digitale come l'uso dei formati video e di compressione, l'organizzazione delle clip durante il montaggio e l'uso dei software più adatti, le indicazioni sulla potenza dei pc per lavorare con spezzoni di video, l'importazione e l'esportazione del girato e pure una tabella sui formati video e sui supporti relativi più adatti. A chiudere, un capitolo sulle possibilità di carriera con consigli su ciò che un regista dovrebbe fare, e come farlo.