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Fiorenzo Alfieri con Steve Della Casa

La città che non c'era

Un racconto molto personale del processo che ha rilanciato l’immagine e lo sviluppo di Torino

Prefazione di Ernesto Ferrero

La buona politica, n. 4
2012, pp. 160

ISBN: 9788875272241
€ 15,00
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Sinossi

Chi torna a Torino dopo tanto tempo quasi non la riconosce più. Chi non c’era mai stato la considera una delle città più belle e vivibili d’Europa. Che cosa è successo? Ce lo raccontano due dei protagonisti di una metamorfosi che non si è verificata in nessun’altra città italiana. Il racconto ha inizio a partire dalla Torino operaia degli anni Settanta e si snoda fino ad arrivare alla Torino delle Olimpiadi e dei 150 anni dell’Unità d’Italia, quando tutto il mondo finalmente può conoscere una città diversa, elegante, capace di usare la cultura come un grande strumento di attrazione. Un filo rosso che unisce la Torino di Novelli, di Castellani e di Chiamparino, con al centro la volontà dei Torinesi di non accettare un declino che sembrava inevitabile. Il simbolo di quella volontà è il Piano strategico che il Comune nel 1998 propose di redigere in modo partecipato. Ne derivò una “narrazione” condivisa di un futuro possibile, in cui la novità più eclatante consisteva nella centralità assegnata alla cultura.Il “caso Torino” dimostra infatti, in modo lampante, che è sbagliato considerare la cultura un lusso da “tempi di vacche grasse”. È la cultura la sola capace di produrre contestualmente bellezza e ricchezza. Ma questo è possibile solo se le iniziative culturali sono inquadrate in una strategia di sviluppo complessivo che dia loro giustificazioni e prospettive. Quello che è avvenuto a Torino potrebbe avvenire in ogni città italiana.

Autori

Fiorenzo Alfieri

Insegnante elementare e dirigente scolastico. Ha condotto ricerche didattiche, soprattutto nel campo dell’educazione scientifica. È stato anche assessore della Città di Torino alle Politiche Giovanili, al Sistema Educativo, al Piano Strategico e alla Cultura.

Steve Della Casa

Steve Della Casa, storico del cinema, già Direttore del Torino Film Festival, oggi Presidente della Film Commission Torino Piemonte e autore-conduttore di Hollywood Party su Radio Tre.

Materiali

Indice Prefazione di Ernesto Ferrero Prologo La città che non c’era Prima venne la scuola’68 sì, ma con giudizio Il coraggio per parlare di giovani Scommettere sui creativi Gli ospiti non si ricevono in cucina I primi sguardi al di là della siepe Entra in campo la società civile Appare all’orizzonte l’economia della cultura L’esempio delle città che ce l’hanno fatta Un patto di ferroLa carta della cultura L’innesto su una buona pianta Un programma “alla giapponese” Non è stato tutto rose e fiori Il cinema torna nella sua città natale È stata la gente a vincere le Olimpiadi «A chi interessa l’Unità d’Italia?» Le parole cambiate Epilogo Note 

Dicono del libro Vera Schiavazzi, La metamorfosi da Informagiovani al Mao, la Torino di Alfieri, "La Repubblica" del 24 giugno 2012; Gabriele Ferraris, Il Rinascimento di Torino fu vera gloria? "La Stampa" del 4 ottobre 2012; Diego Novelli, Della Casa e Alfieri rivistano 40 anni di Torino, "Nuova società", 5 ottobre 2012.

Materiali