Gli strumenti dello sceneggiatore

Chiunque scriva una buona sceneggiatura conosce gli elementi costitutivi strutturali del racconto, anche se non sa di saperlo.
Grandi film, come grandi libri, sono stati scritti ben prima che ci si applicasse a decodificarne il funzionamento. Ma si potrebbe dire anche gli uomini sono nati e vissuti ben prima che si studiasse e si conoscesse la loro anatomia e fisiologia. Ma questo non è un buon motivo per non conoscere il proprio corpo e il suo funzionamento, soprattutto quando qualcosa non va. Ecco che allora per sapere come e dove intervenire quelle conoscenze diventano essenziali per salvare una vita o una sceneggiatura.
David Howard e prima di lui Edward Mabley hanno analizzato centinaia di testi cinematografici e teatrali per capire quali elementi e quali meccanismi di funzionamento interno li accomunino e per fornire così una strumentazione essenziale per gli sceneggiatori.
Nella seconda parte del libro c’è poi una scommessa interpretativa giocata su dodici famosissimi film, da Quarto Potere a Thelma & Louise, da I quattrocento colpi a E.T.: analizzare secondo i criteri individuati la struttura narrativa di questi grandi racconti cinematografici. Dunque un libro essenziale per chiunque voglia studiare cinema o scrivere una sceneggiatura.
Conoscere le cosiddette regole significa riconoscerle, averne consapevolezza, trasformarle in una griglia di controllo su ciò che scriviamo. Perché una volta fatto questo, come scrisse Lope de Vega, che oltre a grande scrittore fu teorico della drammaturgia, «Quando devo scrivere un’opera chiudo a chiave le regole con sei chiavi». E aggiungiamo noi: «Riapro il cassetto in fase di revisione e riscrittura».