La casa editrice

La nostra storia

A un centinaio di passi da piazza Navona a Roma, in uno spazio di sessanta metri quadri, nascono, dal 1992, i nostri libri.
Agli inizi degli anni '90 Dino Audino, già direttore editoriale della Savelli, casa editrice della sinistra giovanile che pubblicò, tra le altre cose, Porci con le ali, decide di dedicarsi a un settore mai esplorato in Italia fino a quel momento: la formazione degli sceneggiatori.
Nel 1992 dà nuova vita alla rivista per sceneggiatori «Script», che diventa anche una comunità di professionisti e amici, e a partire dal 1995 progetta e offre alla RAI l'organizzazione di una selezione nazionale e un corso di formazione per sceneggiatori televisivi, il corso RAI/script.
In quegli anni, attorno a queste attività, si organizza la casa editrice. La ricerca di titoli che altrove erano già considerati punti di riferimento imprescindibili per gli sceneggiatori – Il Viaggio dell'Eroe, L'arco di trasformazione del personaggio, Come scrivere una grande sceneggiatura – ha contribuito a modificare nel tempo anche l'approccio italiano alla scrittura, ancora legato all'idea romantica dell'artista come genio ispirato che guarda con disprezzo alla tecnica.
Partendo dalla drammaturgia per il cinema e la televisione, nel corso degli anni la casa editrice ha allargato la propria visione a teatro, scrittura, danza, musica, fumetto e in generale alle attività creative dello spettacolo. Oggi, a più di venticinque anni di distanza dalla sua fondazione, Dino Audino editore è leader nel settore della formazione per lo spettacolo e della scrittura creativa.

La nostra visione

Accade un fatto strano – disse una volta Turgenev – un compositore studia armonia e teoria delle forme musicali, un pittore non dipinge senza sapere qualcosa dei colori e del disegno, l'architetto poi non ne parliamo neanche. Invece quando uno decide di cominciare a scrivere crede che non sia necessario imparare alcunché e che saper mettere in fila sulla carta le lettere dell'alfabeto sia sufficiente per essere uno scrittore.

Non è vero che chi è dotato di talento prima o poi troverà la sua strada. Le strade sono piene di persone che il loro talento lo hanno sprecato. Perché non lo hanno coltivato, né lo hanno accudito: non si sono formati.
Un tempo gli artisti apprendevano in bottega, “rubando con gli occhi”. Accadeva così anche per il cinema, nelle “botteghe” dei grandi maestri della sceneggiatura, negli anni della commedia all'italiana. Oggi le botteghe non ci sono più, i libri vengono a riempire un vuoto offrendosi come strumento di formazione utile e necessario.
Libri utili per chi voglia arrivare su un set, salire su un palco, consegnare la sceneggiatura a un produttore o un romanzo a una casa editrice senza avere consapevolezza di quello a cui va incontro e di quelli che sono gli standard e le tecniche di quel mestiere: è il primo passo di un percorso di crescita culturale su cui costruire il proprio futuro professionale e artistico.
Libri necessari per formare generazioni di narratori, attori, cineasti, operatori dello spettacolo che abbiano la capacità e gli strumenti per raccontare il tempo che stanno vivendo: si tratta di politica.
La formazione è infatti parola tanto presente nei discorsi politici ma ancora più presente nei tagli di bilancio. E il talento da solo non basta.

La casa editrice è distribuita da Messaggerie Libri (www.meli.it) alla quale è affidata anche l'attività di promozione presso le librerie nazionali.